A Chicago una grande Golden State passa l’esame e conquista la dodicesima vittoria stagionale (10-1 il record in trasferta) contro dei Bulls a fasi alterne e ancora orfani del vero Derrick Rose. Allo United Center finisce 112-102 per Golden State con Chicago (12-8) che prosegue nel suo pessimo rendimento in casa (2-5). Un match non propriamente da Regular Season e che, nonostante i numerosi errori, ha divertito gli spettatori. Subito ottima la partenza degli ospiti ma con l’ispirato avvio di Derrick Rose (9 punti) Chicago resta aggrappata alla partita, riuscendo a tenere a bada anche Steph Curry. Con il passare dei minuti D-Rose inizia a perdere convizione e le sue giocate risultano prevedibili e dall’esito scontato. 2/11 generale al tiro, 1/7 da tre punti saranno le sue cifre al termine della serata. Non va così oltre Curry (5/14 al tiro, 1/5 da tre) il quale riesce comunque a portare a casa 19 punti. A far la differenza per le sorti dei Warriors, oltre ai 31 di Green ed ai 24 di Thompson, l’impatto nell’ultimo periodo di Speight che spacca la difesa di Chicago infilando 11 punti che risulteranno poi decisivi. Butler fa il suo (24) ed un Gasol da 22 punti e 20 rimbalzi – quarta volta in carriera a raggiungere il 20+20, ndr – non possono evitare la sconfitta per Chicago che ha bisogno più che mai che Rose ritrovi l’imprevedibilità, lo slancio e l’efficacia di un tempo.
Warriors: Green 31, Thompson 24, Curry 19, Barnes 11, Speights 11;
Bulls: Butler 24, Gasol 22, Noah 16, Gibson 12, Hinrich 10;
Gli altri risultati della notte:
76ers-Pistons 108-101
Suns-Rockets 95-100
T-Wolves-Spurs 101-123
Magic-Kings 105-96
Pelicans-Clippers 100-120
