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Eurocup – Cantù rinasce in Europa, batte l’ASVEL e torna in corsa per le Last 32

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darius johnson-odom, cantù Di pura volontà. E’ questo il modo migliore per descrivere il modo in cui la FoxTown Cantù viene a capo di un’avversaria e una partita rognosissime, battendo l’Asvel 79-69 dopo aver inseguito per i primi tre quarti abbondanti di gioco. I ragazzi di Sacripanti “rovesciano il tavolo” nel quarto periodo, chiuso col parziale di 32-15, che permette addirittura di ribaltare il doppio confronto, dopo il 78-70 francese dell’andata.

Si potrebbe descrivere la gara partendo dalla semplice statistica dai 6.75: è sul tiro da tre che Villeurbanne imposta la sua partita di testa, con il 5/5 del primo quarto che stordisce una FoxTown poco aggressiva sul perimetro. Ma nell’ottimo, in valore assoluto, 11/25 degli ospiti dall’arco, c’è l’1/7 degli ultimi 10′, che gela totalmente l’attacco di coach Ghrib. Di contro i brianzoli, che entravano nel quarto di coda con un magro 2/10, infilano il 4/9 che apre la difesa francese come una scatola di sardine, facendo saltare gli equilibri anche in vernice. Anche perchè Cantù gioca una partita difensiva assolutamente disciplinata, dove non permette mai tiri facili dentro l’area e domina a rimbalzo (41-30, con 12 offensivi), concedendo appena il 34% da due (12/35), a fronte del proprio 53% (25/47).

Nel mezzo c’è una partita che vive, per gli ospiti, sulla serata di vena di Taurean Green (22, 4/7 da tre, 3 assist, ma 6 perse) e soprattutto di un ispirato Edwin Jackson (21, 5/9 da tre), pronti a punire ogni ritardo delle rotazioni canturine. E della classe del solito David Andersen (9 più 4 reb), che in avvio di ripresa, dopo che Cantù era tornata a contatto sul 35-36 all’intervallo, colpisce dalla distanza e col classico fade away in post basso, lubrificando l’attacco francese con i suoi ribaltamenti per i tiratori. Il tutto mentre Cantù lotta in attacco, con gli spazi ristretti dalla serata negativa dal perimetro ed una circolazione stagnante (solo 7 assist nei primi 30′, gli stessi che arriveranno poi nel solo ultimo quarto), affidandosi all’iniziativa privata di un Johnsdon-Odom (17, 6/12 dal campo e 4 assist) non sempre lucido, ma che ricorda più di una volta il grande realizzatore visto per 4 anni a Marquette, e al buon impatto di Laganà e Buva, oltre a un Jones (10, 4/7 dal campo e 4 reb) da apprezzare per la sua aggressività.

Due fattori cambiano le sorti del match, che all’ultimo mini-intervallo vede gli ospiti ancora avanti di 7, sul 47-54, e apparentemente in controllo: il lavoro oscuro di un grandissimo Shermadini (6 pesantissimi punti, tutti nel finale e 6 rimbalzi) che cambia la partita sotto canestro e l’ingresso in partita di un Feldeine (9, 2/10 al tiro ma 5 assist) quasi irriconoscibile, soprattutto per la poca qualità nelle scelte, prima del gran finale dove prende in mano la squadra. E’ con lui (+17 plus/minus) che Fox Town trova finalmente ritmo e con una difesa da “sangue agli occhi”, azzera lo svantaggio nel giro di un paio di minuti, grazie a un Hollis, silente (0 punti, con 0/2 al tiro fino a lì), che veste i panni del giustiziere producendo un quarto da 13 punti con 3/3 da tre, facendosi sentire anche vicino al ferro. Con i punti dell’ex Biella, Cantù sorpassa e vola via, con un Abass aggressivo e un Gentile bravo a mettere pressione sulla palla, pur in una sera in cui nella metà campo offensiva non gli riesce quasi niente (4 con 2/8 al tiro). Ai brianzoli non manca la lucidità per pensare al doppio confronto, e mentre l’ASVEL cede al panico con palle perse in serie (16 alla fine), FoxTown sconfina sul +9. L’ingenuità di un paio di falli di sana aggressività rischia di tradire, con i francesi che si riportano sotto di 7 punti, quindi in teorico vantaggio, grazie ai liberi, ma DJO con la tripla a una manciata di secondi dalla sirena mette la ciliegina sulla torta di una gara che rilancia di colpo le ambizioni di passaggio del turno. La risicata vittoria di Ostenda (4v-4p), 84-82 contro gli Artland Dragons (1v-7p) lascia Cantù al quarto posto con 3 vinte e 5 perse, come l’Asvel, mentre la sfida tra le prime due del girone B premia Gran Canaria (8v-0p), a valanga 90-64 sul Dijon (5v-3p). Proprio il JDA sarà ospite al Pianella la prossima settimana, per concludere poi con la trasferta in Belgio potenzialmente decisiva per l’accesso alle Last32, ma Cantù da stasera torna di diritto tra le pretendenti alla qualificazione.

FOXTOWN CANTU’ – ASVEL VILLEURBANNE 79-69 (16- 25, 35- 36, 47- 54)

FOXTOWN CANTU’: Johnson-Odom 17, Feldeine 9, Abass 4, Bloise ne, Laganà 4, Mbodj, Jones 10, Shermadini 6, Hollis 13, Buva 4, Gentile 4, Williams 8. All. Sacripanti.

ASVEL VILLEURBANNE: Green 22, Rozenfeld ne, Jean- Charles 2, Jackson 21, Andersen 9, Chassang ne, Sangarè 2, Lighty 3, Nivins 2, Sy 8, Joseph. All. Ghrib.

Stefano Mocerino

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