Dopo la sconfitta subita da Cleveland in casa con i San Antonio Spurs per 90-92 (decisive due palle perse di LeBron James nell’ultimo minuto) hanno parlato Kevin Love e coach David Blatt riguardo al rendimesnto offensivo dell’ex T-Wolves, rilasciando importanti dichiarazioni riguardo al non ottimo periodo attraversato da Kevin e dalla squadra.
Nella serata che ha portato al quinto stop per i Cavaliers (con un record di altrettante vittorie, 5-5) Love è rimasto in campo 35 minuti e ha totalizzato 10 punti, 11 rimbalzi e 5 assist: cifre non eslatanti, nonostante la doppia doppia, soprattutto nella metà campo offensiva. Il dato è ancora più allarmante se vengono paragonati i 26.1 punti di media della scorsa stagione a Minnesota con i 16.7 di questa in maglia Cavs, e in particolare se si nota che in 3 delle ultime 4 partite non ha nemmeno raggiunto i 13 punti. La spiegazione del calo sta in due statistiche: in primis nel numero di tiri tentati, da 18.5 a 13.1, e inoltre nella peggior percentuale da 2, dal 46% al 39%.
Love, dopo il record in negativo di 10 punti e il solo tiro nell’ultimo quarto, si è espresso a caldo con parole decise: “Sono arrivato al punto in cui sto solo cercando me stesso in questo attacco. In generale i ragazzi che hanno in mano il pallone più spesso imparano più velocemente di uno come me, un lungo. Perciò sto solo cercando di trovare posizioni differenti nell’attacco. Abbiamo giocato 10 partite, stiamo provando diverse cose. Ho bisogno di trovare me stesso. Penso che tutti sappiano che ci sacrifichiamo per andare dentro (in area), ma a un certo punto c’è bisogno di tiri dal post basso e da fuori.”
Ed è lì che deve entrare in gioco Kevin Love con le sue grandi abilità e coach Blatt lo sa bene, infatti ha detto “Il gioco al giorno d’oggi è proprio così e Love ha grande potenziale in entrambe le zone, dobbiamo solo migliorare i nostri attacchi: con meno palle perse e più tiri presi aumenteranno anche i tentativi di Kevin” e per rispondere al suo giocatore ha affermato “Abbiamo giochi specifici per Kev come per gli altri giocatori, nelle prime partite in cui segnava di più era lo stesso gioco, ha solo bisogno di migliorare e noi dobbiamo farlo migliorare, è il nostro lavoro aiutarlo“ ha poi aggiunto “Non sono preoccupato per ciò che ha detto, io do maggiore importanza a ciò che mi viene detto in faccia che a quello che i ragazzi dicono ai media subito dopo la partita, ancora pieni di adrenalina. Le due ultime sconfitte ci hanno un po’ fatto uscire di strada, ora dobbiamo tornare in carreggiata!“
Come ci si poteva aspettare l’avvio di Cleveland non è dei più semplici e Blatt ha il difficile compito di far convivere James, Love e Irving, ognuno geloso dei suoi spazi e intenzionato ad essere il leader della squadra. Vedremo se durante la stagione diventeranno un gruppo unito capace di sostenersi e mettersi in ritmo a vicenda, se ci riusciranno per tutti gli altri sarà dura fermarli.
Alessandro Santaterra
© BasketItaly.it – Riproduzione riservata