La quarta sconfitta consecutiva patita da Varese in quel di Roma dopo essere stata avanti di 19 punti nel secondo periodo ha lasciato l’amaro in bocca in casa OpenjobMetis. Ad esternare tutta la sua amarezza dalle colonne de “La Prealpina” è il gm Cecco Vescovi: “Senza contare il passo falso contro Trento, è la terza partita di fila che buttiamo via. Adesso comincio a stufarmi, soprattutto perché non sono sconfitte frutto di oggettiva inferiorità o limiti evidenti. Fosse una squadra di cadaveri non mi arrabbierei così; invece quando facciamo le nostre cose esprimiamo un basket scintillante, ma non siamo in grado di gestire i momenti difficili e in questo modo ci complichiamo la vita da soli”.
Una delle possibili cause dell’involuzione del team biancorosso potrebbe essere l’assenza di Kangur: “Kristjan ci manca da morire perché, oltre ad essere il pilastro della difesa, è il vero play occulto del campo per la sua capacità di muovere la palla ed aprire il campo. Quando tornera? Non lo sappiamo ancora: oggi proverà a riattivarsi con un po’ di corsa e capiremo in che condizioni è, ma a meno di sorprese preferisco non rischiarlo domenica, considerando la sua importanza assoluta nel nostro sistema e l’esigenza di recuperarlo al meglio”.
A dare una mano alla truppa di Pozzecco ci sarà da domenica anche l’ultimo arrivato Christian Eyenga: “Speriamo che possa darci tanto sotto il profilo dell’intensità difensiva e dell’atletismo per aumentare le situazioni di contropiede primario. Christian ha grande energia e può aiutarci a nascondere certi limiti attuali. Ulteriori innesti? Quello di Eyenga è legato ad una situazione contingente visto l’infortunio di Kangur e l’incertezza sui suoi tempi di recupero. Non credo servano ulteriori ritocchi viste anche le risposte positive che Daniel ha fornito a Roma. E comunque nel roster abbiamo tanti giocatori esperti ad iniziare dai due playmaker, dunque credo che si rendano conto da soli di che cosa serva”.
A finire sotto accusa in questo periodo sono i due play Robinson e Dean, rei di scomparire dalla partita nei momenti più diffcili: “In teoria quando sei in difficoltà dovresti fare cose semplici e noi invece facciamo l’esatto contrario; a gestire questo tipo di situazioni dovrebbero essere principalmente i play, ma con un roster così scafato certe cose non dovrebbero accadere. Ora auspichiamo che Kangur recuperi in fretta per le sue doti da leader: la squadra ha limiti ma anche qualità, però questi cali incredibili offuscano quel che facciamo di buono”.
Un occasione di riscatto potrebbe venire proprio domenica nel derby con Milano: “Per il nostro momento e per il valore dell’avversario sarà una partita difficilissima, però il clima del derby è particolare e potrà darci la carica, così come avvenuto contro Cantù. Una vittoria ci farebbe prendere fiato e contro una grande squadra come Milano ci sarà quella spinta motivazionale ed emotiva in più per superare lo sconforto”.