La Dinamo riconquista la vetta del campionato, Pesaro di fatto rimane in partita sino al terzo quarto, seppur dopo la palla a due non arriva mai oltre il -10, poi un accelerata biancoblu annienta i Marchigiani.
In un PalaSerradimigni gremito, ma all’inizio poco rumoroso in segno di protesta verso l’orario di gioco fissato per le 20:00, si capiscono subito i valori in campo, con i padroni di casa in pieno controllo; Pesaro limitata nei cambi, la presenza di Myles è solo da spettatore e Ross subito a due falli (comunque 7 punti nel primo quarto in 5 minuti), è costretta a delle rotazioni che pagano dazio in esperienza e fisico e la Dinamo, caricando di falli gli avversari, ne approfitta da subito per aprire una forbice importante di divario, apparentemente senza sforzi grazie ad un Sanders ispiratissimo.
La zona ordinata da Dell’Agnello, spinge i padroni di casa a forzare dalla lunga distanza, i tiratori non mancano però tra i biancoblu e nonostante qualche errore di troppo rispetto ai tiri aperti creati, Sassari comanda agevolmente. E’ questo il tema tattico della gara, la VuElle si affida alla zona per evitare di soffrire sugli uno contro uno avversari, riproponendo poi gli isolamenti in attacco, la Dinamo non si scompone e prova a martellare dalla lunga distanza e seppur con fortune alterne, scava pian piano il solco che indirizza la gara.
Sassari nonostante i tanti errori dalla lunga distanza chiude comunque con un rassicuranete +14 inchiodato da una magistrale schiacciata di Sanders.
La Dinamo tira 26 volte dai 6.75 nei primi 20 minuti di gioco, andando a segno solo 8 volte, ma con un 9/10 dalla lunetta.
Pesaro resiste grazie a Ross e Musso 12 e 6 punti rispettivamente, ma soffre la panchina troppo corta. 45-31 dopo 20′
I 3 falli di Judge, spingono Dell’Agnello a scegliere Raspino e Basile in quintetto, con Williams in panchina, la mossa che nasce per continuare con la zona 2-3, porta un parziale di 0-4 per Pesaro che spinge Sacchetti al time out sul +10.
Sassari ancora una volta non sembra tremare e appena invitata al tiro dai 6.75 sempre per via della continua zona scelta dalla Consultinvest, colpisce e ritrova un margine di vantaggio considerevole (+17) con il quale si chiude il terzo quarto, con il solito Sanders protagonista e Sosa bravo dalla lunga distanza. Per Pesaro Ross prosegue la sua bella gara con 16 punti in tre quarti.
E’ Sosa a chiudere la gara con 9′ minuti di anticipo, prima una tripla e poi il recupero che vale i liberi del +22, i padroni di casa inoltre, intensificano la difesa, la VuElle accusa il colpo, Basile in regia soffre la zone press dei padroni di casa e l’attacco di Pesaro, spesso ridotto a degli isolamenti offensivi dei lunghi, si offusca e rimane solo la bandiera bianca sul 78-51.
Inizia quindi un lungo garbage time che lascia spazio ad esperimenti di gioco per entrambe le squadre, con l’esordio in serie A di Merella, classe 96. Finisce 92-64.
Sassari tira 47 triple mettendo dalla lunga distanza 54 punti, Sanders è il mattatore, mentre Pesaro trova punti da Ross e Reddic, ma con soltanto 5 marcatori dal campo, non riesce a reggere il gioco di una squadra di Eurolega come Sassari.