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Cantù vola sulle ali di Feldeine. Pianella ancora tabù per la Dinamo

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johnson odom, cantùSi mette il vestito della festa l’Acqua VitaSnella di coach Sacripanti, per sfidare e battere per l’undicesima volta tra le mura amiche la capolista Sassari, fin qui sempre vincente in campionato. Finisce 79-75 un match che ha visto i biancoblu sempre davanti, spesso con margini in doppia cifra, in virtù di una prestazione difensiva sopra le righe, ripsetto a quanto visto finora, nel girono del riscatto dei due centri, un EricWilliams (9 con 12 rimbalzi) quasi perfetto dietro sulle chiusure difensive, e un Mbodj (9 più 7 reb) che porta il giusto di intimidazione e si fa trovare in attacco nella ripresa, chiudendo al ferro gli assist di un meraviglioso Feldeine.

Già, perchè è il dominicano (17 punti con 5 assist) il fulcro di questa Cantù, per quello che fa e che fa fare ai compagni, point guard oramai neppure più occulta della squadra canturina. Ma è tutta la squadra a farsi trovare pronta, con rotazioni puntuali e grande attenzione sui pick’n’roll, chiudendo bene quei tagli dal lato debole apparsi enigma irrisolvibile in altre occasioni. Gli assalti di Sassari all’area canturina trovano sempre una difesa pronta a conrtestare i lay up, con gli esterni che fanno un ottimo lavoro nell’accompagnare il penetratore sull’aiuto, in una giornata non delle migliori dal perimetro per gli uomini di Sachetti (8/30 da tre contro il 9/25 di Cantù). Cantù la porta a casa soprattutto sul piano dell’intensità, lo si vede già in avvio dove Johnson-Odom (13 punti e 5 assist) accende l’attacco con i primi 11 punti dei suoi, per una Cantù che ben presto ha già 10 punti di margine sul 16-6 dopo 7′. feldeine james, cantùLa Dinamo sembra farsi sorprendere, fino all’ingresso di Todic, che allarga un campo fin lì strettissimo e dà il la alla rimonta concretizzata da Dyson nel secondo quarto (17, 3/10 da tre e 6 assist), con la collaborazione di un Sosa (11 più 4 assist), ingenuo nel farsi limtare dai falli. Sono loro, con un Logan (15, 2/7 da tre e 5 assist) che cresce in corso di partita, a tenere agganciata – 37-34 al riposo – una Sassari che stenta in attacco, ma morde in difesa ogni volta che Sacchetti ordina di allungare la difesa (11 recuperi a fronte di 17 perse). VitaSnella soffre contro il pressing a tutto campo, con metà dell’azione che se ne va prima di poter iniziare i giochi e il conto delle perse (20 alla fine, 9 in condominio tra Feldeine e D.J.O.) che sale pericolosamente nel quarto di coda (ben 7) rischiando di compromettere il risultato.

Non sarebbe stato giusto per una Cantù che anche in uscita dagli spogliatoi riprende a correre, attacca e difende di squadra (18 assist e 8 recuperi, su 17 perse complessive della Dinamo), con il contributo convincente di Hollis – sua la sfida con l’ex di turno Jeff Brooks – più la “cazzimma” di Gentile (10, 2/5 dal perimetro e 4 assist), tornato sfrontato quanto basta per inchiodare la tripla del 77-71, che permette ai suoi di tenere il muso avanti. VitaSnella si era costruita un margine ancora di 10 lunghezze in apertura dell’ultimo periodo, 59-49, grazie anche ad una buona gestione del ritmo e alle accelerazioni in transizione da rimbalzo o palla recuperata che esaltano le doti atletiche di Abass. Troppo facile però pensare ad una Dinamo così arrendevole, che prova a buttarla sul fisico nel quarto conclusivo con un debordante Lawal (13 più 10 reb) e le triple taglia gambe di Logan – due volte – e Dyson ad impedire ogni tentativo di chiudere il match degli avversari. C’è anche un po’ d’ansia e della classica “paura di vincere” negli errori che Cantù infila in serie, in un attacco adesso troppo fermo, dopo aver prodotto l’ennesimo +10 sul 70-60 di metà frazione. Arrivano due brutte perse con contropiede automatico degli avversari, più un pasticcio da rimessa dal fondo per far vedere la luce della possibile impresa alla Dinamo, che tocca il -3 sul 74-71, respinta dalla tripla di Gentile, cui risponde Dyson, prima che il gioco dei liberi (1/2 Sosa, 2/2 Feldeine) permetta ai padroni di casa di sigillare la vittoria.

24Coach Sacchetti dovrà continuare ad attendere per la sua prima vittoria da head coach a Cucciago, oggi scontento per l’approccio dei suoi alla gara e per la poca lucidità su alcune situazioni, vedi transizione degli avversari. Di contro Sacripanti si gode il risultato contro l’attacco più brillante del campionato, togliendo agli avversari il loro punto di forza, ovvero la gestione del ritmo partita.

Un buon viatico in vista del derby della settimana prossima al Forum, passando per l’ultima chiamata in Eurocup, sempre al Pianella contro il Telenet Ostenda mercoledì.

Sassari, che riceverà Pesaro lunedì prossimo, deve concentrarsi sulla delicata sfida casalinga di venerdì contro lo Zalgiris, anche per i sardi una sorta di ultimo appello in Eurolega.

MVP: James Feldeine (17pti, 6/9 da due, 1/4 da tre, 2/2 TL, 4 rimb, 5 perse, 4 recuperi e 5 assist) prende in mano la bacchetta e dirige da par suo, dando equilibrio sui due lati del campo. A margine anche i divertenti siparietti, nonostante la tensione agonistica, con l’amico-rivale Edgar Sosa, per un duello a tratti eccitante che oggi sorride al canturino.

I Tabellini:

ACQUA VITASNELLA CANTU’ BANCO DI SARDEGNA SASSARI 79-75 (21- 13, 37- 34, 55- 49)

ACQUA VITASNELLA CANTU’: Johnson- Odom 13, Feldeine 17, Abass 8, Baparapè ne, Bloise ne, Laganà ne, Mbodj 9, Jones 3, Hollis 10, Buva , Gentile 10, Williams 9. All. Sacripanti.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Merella ne, Logan 15, Sosa 11, Sanders, Devecchi, Lawal 13, Chessa ne, Dyson 17, Sacchetti 5, Vanuzzo ne, Brooks 7, Todic 7. All. Sacchetti.