Brindisi rientra in gara dopo un primo quarto da dimenticare, Sassari abbassa la guardia ma non sbaglia nel momento che conta.
La cronaca:
Primo quarto nettamente a favore di Sassari, la squadra di coach Sacchetti non sbaglia niente in entrambi i lati del campo; Bucchi patisce l’assenza di Mays e l’unico a reggere nel pitturato è James su Jeff Brooks, per il resto un lungo monologo Sassarese, con Logan miglior interprete e la Dinamo tutta ad imitarlo. Parziale di 18-1 con Bucchi infuriato, le rotazioni degli ospiti danno spazio al made in Italy e Bulleri, Cournooh e Zerini fanno scendere in campo l’Enel. Il capitano ospite trova il primo canestro dal campo per i suoi oltre la metà del quarto trovando l’assist dalla schiena di Sosa sulla rimessa. E’ di fatto l’unico lampo Brindisino davanti ad una Sassari da applausi dei primi 10 minuti, che vengono archiviati sul 28-9 con una valutazione complessiva che dice 43 a -5.
La sfuriata di Bucchi sembra trovare una risposta dai suoi ad inizio secondo quarto, Henry e soci alzano le percentuali, ma Sassari risponde colpo su colpo, con Logan che incanta dalla lunga distanza, 5\8, 19 punti in 11 minuti di gioco effettivo e Brindisi costretto al time out sul -18.
Denmon bravo in attacco nello sfruttare i cambi difensivi, paga però in nervosismo regalando un tecnico, che Sassari però non sfrutta. E’ l’episodio che fa svoltare l’inerzia per Brindisi che prende le misure a Logan, grazie ad un buon lavoro di Harper prima e di Denmon poi, Sacchetti prova allora ad allargare il suo gioco, con Todic da centro per giocare anche con i lunghi dal perimetro, Bucchi risponde con Ivanov e Zerini sul parquet e sul -10 è la panchina Sassarese a chiamare time out, subendo in maniera particolare i backdoor centrali degli avversari.
Il Banco continua a sbagliare, l’Enel no e il secondo quarto riapre pienamente la gara 42-36 con Sassari che paga il 3\13 dalla lunga distanza.
Nel terzo quarto Bucchi boccia Turner e regala fiducia a Harper in quintetto, se il n°2 è in grado di reggere su Logan insieme a Denmon, non si può dire altrettanto di Henry su Dyson, che trova ritmo, punti e il +10. James risponde dalla lunga distanza, continuando il suo bel lavoro di sacrificio su Brooks. E’ questo il duello che indirizza la gara, a seconda dei risultati sugli uno contro uno o della capacità di reggere sui cambi difensivi, una o l’altra squadra riesce a piazzare dei break a proprio favore, anche se Sassari continua a comandare la gara con la forbice che oscilla tra gli 8 e i 10 punti, con Turner richiamato in causa, ma capace di rispondere positivamente. 65-55
Senza un vero centro di ruolo Brindisi prova a far male dalla distanza, attirando i raddoppi sul pick and roll e aprendo il campo per i tiratori, in questo caso Zerini è bravo a tenere la partita aperta, il quinto fallo però gli fa chiudere la gara in maniera anticipata, forse nel momento migliore di Brindisi a metà ultimo quarto.
Sassari prova a cambiare marcia con l’intensità difensiva di Dyson, arrivano 2 recuperi e il break di 4 punti che Logan per errore dopo il suo 25esimo punto prova involontariamente a vanificare con un tecnico per un passaggio all’arbitro dopo un canestro.
L’inerzia però non sembra cambiare, Sassari continua a comandare, Bucchi prova ad abbassare il quintetto sacrificando James, Turner continua a martellare, ma Logan è altrettanto bravo a replicare.
La gara si innervosisce nel finale, con le due squadre in bonus le gite in lunetta si moltiplicano, Brindisi non trema, Sassari risponde dalla lunga distanza con Brooks e Dyson e i 10 punti di margine offrono un ottimo giubbotto di salvataggio per l’assalto finale Brindisino, puntualmente respinto da Logan e soci.
Finisce 87-78
Brindisi soffre senza un centro di ruolo che sia in grado di reggere i cambi sugli esterni e che sgomiti adegutamente a rimbalzo, anche se il conteggio finale vede la parità a quota 32, Sassari per alcuni tratti paga l’assenza di Devecchi, meno dispendiosa nell’economia rispetto al lungo Brindisino, ma particolarmente pesante quando Bucchi decide di abbassare il quintetto. La Dinamo prosegue la sua corsa a punteggio pieno, dimostrando ancora una volta, che rispetto al passato il cambio più evidente è quello della solidità mentale, approccio duro, praticamente perfetto e lucidità presente nei momenti che contano. L’Enel dimostra che nonostante un assenza pesante come quella di Mays, è capace soprattutto dal punto di vista mentale di poter competere con chiunque, anche se la condizione fisica incide ancora sull’andamento della gara, fattore che contro una squadra più rodata e abituata a gare di un certo livello come Sassari, si è fatto sentire in maniera più pesante.
I tabellini:
Sassari
Logan 27; Sosa 4, Sanders 13, Devecchi, Lawal 2, Chessa, Dyson 18, Sacchetti 6, Vanuzzo 0, Brooks 11, Todic 6, Cusin
Brindisi:
Harper 5, James 17, Bulleri 2, Cournooh 4, DeGennaro, Denmon 20, Morciano 0, Zerini 7, Henry 6, Turner 14, Mays, Ivanov 3
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