Il posticipo del Lunedì sera alle ore 20:30, valevole per la terza giornata di Lega A, regala una sfida dai risvolti alquanto interessanti, ricchi di fascino tra passato, presente e futuro per due squadre dal cammino quasi parallelo in questi ultimi anni. Sassari-Brindisi ormai la possiamo definire un classico del basket italiano, un derby del Sud, tra le due città e compagini che si prestano a modello da seguire per costanza, programmazione e serietà nel lavoro svolto dalla risalita dalla LegaDue, all’affermazione in Lega A. Un match assolutamente da non perdere: la vincente infatti aggancerà Milano in vetta alla classifica.
LA CHIAVE TATTICA:
Le due squadre si sono già incontrate in precampionato per due volte, dividendosi in perfetta parità le vittorie, in base al pubblico amico dinanzi al quale le sfide si sono disputate. Il giocatore più atteso, è Jerome Dyson, il grande ex della partita. Fermarlo, o quantomeno limitarlo, sarà il compito principale per la sua ex squadra, e conoscendolo bene, coach Bucchi sguinzaglierà sulle sue traccie nell’arco dell’incontro, un mastino della difesa: David Cournooh. Altro ex del match nelle fila della Dinamo, è Miroslav Todic, lo scorso anno protagonista con la canotta brindisina. La classe e fisicità degli esterni sassaresi, con Logan e Sosa ad affiancare Dyson, saranno la prima spina sul fianco per gli ospiti, che dovranno cercare di tenere basso il ritmo per “addormentare” il gioco di coach Sacchetti. La potenza fisica sotto le plance di Brindisi con Ivanov e Mays, potrebbe essere la contromisura ideale, sfruttando centimetri e atletismo contro i dirimpettai Lawal-Cusin. La chiave della partita dipenderà dalla sfida tra i due aghi della bilancia dei due team: Delroy James da una parte e Jeff Brooks dall’altra. Il rendimento delle due ali piccole/grandi a seconda dell’impiego tattico, influenzerà decisamente l’andamento del match.
QUI SASSARI:
Stop and reset. Due parole fondamentali per la stagione della Dinamo Sassari, alle prese con il doppio impegno tra campionato ed Eurolega. Proprio nella massima competizione europea per club, sono arrivate le sconfitte per la squadra sarda, che si è dovuta arrendere prima in Russia e poi Venerdì in casa contro l’Efes Pilsen, nel primo storico match disputato in Sardegna. Il cuore e l’orgoglio non sono bastati agli uomini di coach Sacchetti, per resistere alla maggior forza dei turchi, che nel mercato estivo hanno attinto a pieni mani dal portafoglio per essere competitivi in Europa. Ora la testa dovrà spostarsi al campionato, tralasciando le delusioni di coppa che comunque hanno dimostrato quanto la Dinamo non sia di certo capitata per caso in Eurolega, piuttosto con un pizzico in più d’esperienza e lucidità nei momenti clou, di poter dire ad alta voce la propria parola. In Lega A il cammino è finora immacolato, frutto delle due vittorie ottenute in casa con Bologna all’esordio, e nel difficile parquet di Pistoia, dopo le fatiche del viaggio in Russia. Proprio questo aspetto lascia ben presagire, avendo già risposto positivamente al doppio sforzo elargito. Nessun problema d’infermeria per coach Sacchetti, che può dunque contare su tutti gli uomini a sua disposizione. Possibile chance per gli italiani Cusin-Vanuzzo-Chessa, impiegati con il contagocce in questo inizio di stagione, con il capitano biancoblù rimasto sempre seduto in panchina.
QUI BRINDISI:
L’Enel si è avvicinata a questo importante appuntamento, sprecando preziose energie in settimana a causa della diatriba scoppiata in società per via del polemico addio dell’ex patron Massimo Ferrarese, dimessosi dalla carica di presidente onorario. Dopo alcune frecciate, più o meno velate, l’attuale Presidente Fernando Marino, ha riunito gli intenti, rispedendo al mittente le polemiche, rispondendo con i fatti (rinnovo biennale per il GM Giuliani e sponsorizzazione per altri 3 anni con l’Enel) ai dubbi emersi nell’ambiente. La settimana non è stata quindi del tutto tranquilla, e anche coach Bucchi ha avuto i suoi grattacapi, dovendo fare a meno di James Mays, fin qui stella della squadra, collezionando due doppie-doppie in altrettanti incontri. Il pivot centrafricano è in dubbio per stasera, dovendo fare i conti con una botta rimediata nell’ultimo match a Caserta ed il suo impiego si deciderà solo all’ultimo minuto. Recuperato invece il play Sek Henry, anche lui uscito acciaccato dalla trasferta campana, ma tornato a disposizione. Non la situazione ideale per concentrare tutte le energie in vista della difficile trasferta in Sardegna. ma Piero Bucchi può contare su un gruppo già affiatato, che nelle prime uscite ha mostrato un’identità, arcigna e battagliera in virtù della quale metterà in campo il 100% per dar filo da torcere ai più quotati rivali.
Nell’ultima stagione le due squadre si sono incontrate per ben 5 volte, con il bilancio decisamente in favore dei sardi vittorie per 4 volte a fronte della sola vittoria interna maturata dall’Enel nell’ultima partita del girone di andata, che le valse il “titolo” di campione d’inverno. Sassari successivamente si rifece con gli interessi, strappando il quarto posto ed il fattore campo ai rivali nel tabellone playoff, travolgendo di conseguenza l’Enel con un netto 3-0.