Si conclude qui il nostro tour delle campagne abbonamenti del Belpaese, e dopo aver affrontato il nord e il centro, concludiamo con le compagini a sud di Roma e sulle isole.
Sud ed isole
Qui troviamo la media prezzi più bassa dell’intera penisola (escludendo Sassari), frutto di squadre con un bacino d’utenza non troppo ampio e spesso in concorrenza con altre realtà. Avellino e Caserta fanno fatica a portare spettatori a palazzo, anche per i risultati altalenanti delle due squadre. La politica di prezzi bassi in questo senso premia fino ad un certo, tanto che la PastaReggia la scorsa stagione ha fatto sì 4000 spettatori di media, ma ha avuto una media incasso paragonabile a quella della Vanoli, che di spettatori ne portava 1700 in meno. Tanti “omaggi” sicuramente e questo nonostante sia arrivata ad una partita dai playoff. Ad Avellino i tanti soldi investiti nella squadra non sono tornati dal botteghino e i problemi di partenza della squadra non possono che allontanare altri tifosi. Brindisi da anni aspetta un palazzetto nuovo, visto che l’attuale Palapentassuglia fatica a contenere l’entusiasmo dei tifosi. L’Enel arriva da due stagioni in crescendo e l’anno scorso si è laureata campione d’inverno, per cui è un peccato che non possa raccogliere i frutti del lavoro di Bucchi e del suo staff. I prezzi rimangono più che accessibili e quest’anno non dovrebbe cambiare il trend delle ultime stagioni, sempre in attesa del nuovo Palas. L’Orlandina si riaffaccia alla Serie A e vuole sfruttare a pieno la promozione per riempire il PalaFantozzi. I prezzi sono davvero bassi e nulla vieta di immaginare Capo d’Orlando giocare sempre di fronte ad un palas gremito. Dulcis in fundo arriviamo a Sassari, che ha nel Palaserradimigni uno dei palazzi più caldi (e più pieni) d’Italia. La campagna abbonamenti va, come sempre alla grande, e le proposte per un nuovo palazzetto sono sul tavolo della società e del Comune. Anche qui la capienza non è sufficiente per le tante richieste e la società si è trovata a dover alzare i prezzi (+10% circa). La Dinamo è anche una delle poche squadre che ha abbondantemente scollinato oltre quota un milione di euro la scorsa stagione: questo è anche il risultato di una promozione su tutto il territorio sardo.
I problemi strutturali aumentano e, come spesso capita, chi potrebbe fare numeri migliori non ha gli impianti. Potrebbe cambiare qualcosa nel medio termine, ma le premesse per nuovi impianti non sono tra le più rosee.
