Avellino, il presidente De Cesare fa chiarezza: “Scandone società pulita e trasparente. In futuro impegno più diretto della Sidigas”
A suo modo Avellino è stata una delle squadre che più ha fatto discutere nel mercato dell’estate 2014. Giocatori bloccati e annunciati con abnorme ritardo, altri, che aprofittando dell’impasse, hanno pensato di accasarsi altrove (leggasi Deshusan Thomas al Barcellona). E come se non bastasse un ritiro precampionato annunciato per lo scorso 25 agosto e partito solo agli inizi della scorsa settimana.
A cercare di fare chiarezza è intervenuto il presidente Gianandrea De Cesare che a “Il Ciriaco” ha dichiarato: “E’ vero, abbiamo accumulato un ritardo sulla tabella di marcia ma nulla che giustificase la tempesta in un bicchiere d’acqua che si è generata. Mai come in questa stagione abbiamo definito il budget con largo anticipato sul versante squadra con delle precise indicazioni da seguire sulla costruzione del roster.
In questo senso Antonello Nevola ha operato egregiamente e non abbiamo speso neanche tutto il budget a disposizione avendo scelto giocatori più giovani, motivati secondo quanto ci eravamo detti a afine campionato scorso. La questione dei ritardi va letta da un lato in riferimento a problematiche burocratiche relative ai tesseramenti, dall’altro in relazione a quella parte che noi chiamiamo di funzionamento della società. Sotto questo aspetto abbiamo rivisto tante cose”.
Sul lavoro del gm Nevola e di Vitucci: “A detta degli esperti abbiamo fatto un buon lavoro ma è chiaro che sarà l parquet a dare il responso. L’esperienza passata ci induce ad essere prudente nelle previsioni ma l’aver formattato tutto mi lascia ben sperare. Abbiamo seguito le direttive del coach e da Folgaria (luogo del ritiro avellinese n.d.r.) mi dicono che si sia creato un buon spirito di gruppo”.
A fine mercato si è registrato anche l’addio del direttore operativo Marco Aloi. A sostituirlo sarà Luigi Carbone, il cui ingresso in società porterà, a detta di De Cesare, molti vantaggi: “La chiusura del rapporto con Aloi è avvenuta in modo assolutamente sereno e consensuale. Non voglio discostarmi da ciò che hanno già detto i comunicati ufficiali. La presenza di Carbone testimonia un impegno più diretto da parte di Sidigas. Ci siamo resi conto che c’è la necessità di accorciare la catena di comando per avere un maggior controllo. Ciò si dovrebbe tradurre in maggiore efficienza. Voglio precisare che Carbone non va a sostituire semplicemente Aloi ma ci sarà una riorganizzazione complessiva, uno snellimento della filiera operativa. In pratica ci prenderemo carico dei problemi direttamente. Ad esempio in questi anni gestivamo il settore giovanile con una sorta di frinchising. Anche in questo caso posso dire che la gestione ora sarà più diretta”.
Un chiarimento sulla posizione di Lakovic. Lo sloveno, pur forte di un ulteriore anno di contratto, non farà parte del roster 2014/15: “Jaka è un campione, un professionista ed una grande persona. Ci siamo sentiti anche personalmente, abbiamo delle ipotesi concrete sulla scrivania e sono fiducioso che si possa trovare una soluzione ragionevole per entrambe le parti”.
Infine, uno sguardo al futuro. De Cesare conferma la presenza della Sidigas al fianco della Scandone anche per i prossimi anni: “Non siamo un semplice sponsor ma dei veri e propri azionisti. Ciò implica un impegno sine die. C’è un impegno materiale, economico, ed organizzativo e la voglia di portare avanti una delle eccellenze della nostra terra. Le questioni sollevate nelle scorse settimane mi hanno riportato alla mente quando di Scandone si parlava alla stregua di un mendicante. Abbiamo fatto tanto per cancellare quall’immagine. Soffermarci sulle vicende che con il risultto sportivo hanno poco da spartire non credo sia opportuno. La critica costruttiva è un motivo di crescita mentre molto spesso vedo altre finalità. L’impegno della Sidigas nel basket è traspearente con bilanci puliti”.