Al termine della stagione sportiva, dopo un intenso periodo di riflessione, Rimantas Kaukenas ha deciso di ritirarsi dall’attività agonistica chiudendo così la sua gloriosa carriera.
Nella tarda serata di ieri è avvenuta la comunicazione della notizia da parte del campione lituano alla società biancorossa, la quale lo stava aspettando per iniziare la quarta stagione insieme. Kaukenas termina la sua esperienza in maglia biancorossa dopo aver conquistato una coppa EuroChallenge, una Supercoppa Italiana e dopo aver disputato due storiche finali Scudetto consecutive.
Ecco la lettera d’addio al basket di Rimantas Kaukenas:
Dopo essermi preso un po’ di tempo per riflettere sulla scorsa stagione, sulla mia carriera e sulla mia famiglia, ho deciso di chiudere questo capitolo della mia vita e di ritirarmi dalla pallacanestro giocata.
Questa è stata senza dubbio la decisione più difficile che io abbia mai dovuto prendere nella mia vita, anche perché la pallacanestro ha occupato la maggior parte di essa. Il basket ha dato a me, alla mia famiglia ed ai miei amici un’educazione straordinaria e ci ha fatto comprendere ed apprendere i veri valori della famiglia, donandomi straordinarie lezioni di vita e regalandomi la gioia delle vittorie e la tristezza delle sconfitte…Per tutti i momenti positivi e per quelli difficili attraverso i quali sono passato, devo ringraziare mio padre e mia madre, i miei tutori negli Stati Uniti, mia moglie e le mie bambine, gli allenatori ed i compagni di squadra, i dirigenti ed i preparatori, i medici ed i fisioterapisti ed anche gli arbitri per aver sopportato questo lituano testardo. Ringrazio anche tutti gli amici e tutti coloro che mi hanno aiutato durante ogni passo del mio cammino…So che non è stato facile per voi sentirmi parlare solo di pallacanestro, sentirmi esclamare di continuo “così non è abbastanza…non va bene…serve qualcosa in più, spingi di più…serve fare meglio” ed immaginate tutto questo con il mio accento lituano!!! Almeno credo che gli arbitri saranno tra le persone più felici ad apprendere del mio ritiro.
In molti luoghi, ma principalmente qui a Reggio Emilia (anche se occorre citare Seton Hall, Siena e la Nazionale Lituana), ho trovato grandi amici e persone fantastiche, tifosi che porterò sempre nel mio cuore per il loro amore per il basket. Tutti voi avete rappresentato qualcosa di enorme per la mia famiglia, poiché avete accompagnato me, noi e la mia squadra in ogni singolo momento.
Ho preso questa complicata decisione per la combinazione di diversi fattori, ma principalmente per motivi di salute. Non voglio ritrovarmi nuovamente infortunato per 2-3 o forse anche 4 mesi con il rischio di un intervento chirurgico che potrebbe danneggiare la mia squadra. Penso sia giunto il momento di dare spazio ai ragazzi più giovani di Reggio Emilia affinché si prendano maggiori responsabilità, anche perché abbiamo tutti visto molto bene che ne hanno le capacità.
Inoltre voglio prendermi un po’ di tempo per capire cosa andrò a fare. Voglio trovare qualcosa dove io possa imparare e crescere tanto come persona, affrontare prove e sfide sempre diverse, in modo da poter diventare un uomo migliore in tutti gli aspetti della mia vita.
Naturalmente continuerò nella mia missione di beneficienza per aiutare coloro che ne hanno più bisogno…
Infine, vorrei dire che nessuno di noi è arrivato dove è da solo. Sebbene l’aiuto che abbiamo ricevuto sia stato così naturale o a malapena visibile, riconoscere tale sostegno rappresenta una parte importante nel comprendere l’importanza di dire grazie! Per questo motivo ci tengo ad esprimere la mia gratitudine a tutti voi per essere parte della mia vita cestistica e personale in tutto questo tempo…Siete veramente speciali. GRAZIE!
Rimas
Il saluto del Presidente Maria Licia Ferrarini: “Caro Rimas, ci mancherai”
“Ci sono momenti in cui è impossibile trovare le parole per esprimere i propri stati d’animo, oggi è uno di questi: apprendere dal nostro capitano Rimantas Kaukenas la sua decisione di ritirarsi dalla pallacanestro è difficile da immaginare e anche da commentare. Troveremo il modo di accettarlo e di salutare e ringraziare il nostro campione come merita”.